Con il piano Italia Digitale 2026, continua l’era della transizione verso il digitale. Nello specifico, in continuità con le esigenze emerse durante il periodo pandemico, sono stati stanziati 500 milioni per il cloud Pubblica amministrazione. L’obiettivo è quello di fornire ai cittadini servizi digitali efficaci e facilmente accessibili.
Tutto nell’ottica di rafforzare la governance dei processi di digitalizzazione, incrementando l’informatizzazione degli enti locali e secondo quanto previsto dal PNRR. Un percorso, attraverso il quale il Governo punterebbe a portare l’Italia nel gruppo di testa in Europa entro il 2026.
Cloud Pubblica Amministrazione: come possono i Comuni ottenere il voucher
Gli enti locali possono accedere a PA digitale 2026 tramite identità digitale, richiedere i fondi destinati e ricevere un’assistenza dedicata. Tutti i Comuni interessati possono inoltrare la candidatura al contributo economico (sotto forma di voucher) fino al 22 luglio 2022.
L’importo del voucher è definito dal Dipartimento in base alla dimensione dell’Ente (numero di abitanti) e alla tipologia di migrazione selezionata per ognuno dei servizi. Il voucher include il primo anno di canone di servizi cloud.
I vantaggi del cloud PA
Il cloud PA risponde a delle esigenze a cui è indispensabile rispondere in tempi rapidi. La misura è stata pensata con l’intento di accorciare le distanze tra Pubblica amministrazione e cittadini, ma anche per velocizzare i flussi di lavoro rendendo la maggior parte dei processi burocratici più rapidi e semplificati. Per questo, dal momento che i Comuni sono una delle istituzioni più vicine alle necessità del cittadino, il ministro Colao ha ritenuto opportuno partire da qui per poi, probabilmente, estendere i futuri interventi agli altri enti locali.
Dunque, sulla base del binomio semplicità e vicinanza, i Comuni italiani hanno la possibilità di ricevere un contributo economico e di attuare la migrazione di un numero minimo di servizi verso infrastrutture e soluzioni cloud qualificati. Possono partecipare i Comuni che devono ancora avviare il percorso di migrazione o che lo hanno avviato a partire dal 1 febbraio 2020.
Inoltre, su una lista di 95 servizi, sarà necessario scegliere tra due modalità di migrazione: il trasferimento dell’infrastruttura informatica o l’aggiornamento di applicazioni in cloud.
Cloud pubblica amministrazione: il webinar di Planetel
Sul tema del cloud Pubblica amministrazione si svolgerà il prossimo 31 maggio, dalle ore 11:00 alle 12:00, un Webinar, organizzato dal gruppo Plantel, di cui fa parte anche EnjoIP.
Dopo una breve introduzione sul nuovo PNRR seguiranno alcuni interventi di approfondimento sui vantaggi e gli obiettivi del PNRR, sulle modalità di migrazione delle applicazioni in cloud e sull’analisi dei requisiti.
L’evento vedrà come relatori Giuseppe Coppola (Responsabile commerciale Planetel CLOUD), Stefano Motta (Specialista di progetto per la migrazione di applicazioni in cloud) e Fabio Brignoli (Consulente/Esperto a supporto dello sviluppo ICT di Enti locali).
Come partecipare all’evento
Tutti coloro che sono interessati a seguire l’evento possono iscriversi cliccando sul link sottostante.

Sono una stagista nell’ambito dell’ufficio Marketing e Comunicazione di EnjoIP. Dopo la laurea magistrale in studi umanistici, sto coltivando la mia passione per la comunicazione online e il digital marketing.